il giardino di enzo

E' grande, pieno di vita, fiori, alberi, animali, uomini, donne

un luogo vario

domenica 23 giugno 2013

La vera storia di Enzo



La storia di Enzo ha inizio (inenzo direbbero mio fratello e molti altri) molti anni fa, quando lui


era ancora un campione. (Qui nella foto è con Jacques Mayol, suo eterno rivale e amico)

Eravamo in Capraia, con me godevano di quella vacanza in tenda Andrea, Marco e Stefano (mio fratello, appunto). Eravamo poco più che ragazzi, la sera spesso telefonavamo a casa.
Erano stati avvistato squali nelle acque al largo di Tirrenia e la mattina seguente ci recammo al faretto al porto, il più a destra voltando le spalle al porto.
Due ragazze sono sdraiate al sole, arriviamo noi e dopo il buongiorno e qualche battuta con loro i tre miei amici si tuffano nell'acqua.
Ho sempre sofferto all'entrata in acqua, il freddo dell'acqua sulla pelle calda mi rattrappisce tutto e passo qualche minuto a bagnarmi prima di entrare in acqua.
Quella mattina impiegai un po' più tempo nelle mie abluzioni, così tanto che una delle ragazze ad un certo punto mi lanciò una frase che era più o meno questa:
- Certo che se stessi affogando e riponessi le mie speranze in te, starei fresca!
Loro, gli amici (vatti a fidare degli amici) si lanciarono in risa e sberleffi al mio indirizzo, dicendo che io in realtà ero un campione, come Enzo.
Si narra di leggende che raccontano le mie gesta, tipo afferrare una murena con le mani, staccarle la testa con un morso, e con il sangue della povera bestiola scrivermi sul petto la S di Superenzo.

Ecco, da tanto tempo volevo raccontare questa storia.

(http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Maiorca)

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